Come è ormai noto, quasi
1000 uffici giudiziari distribuiti su tutto il territorio nazionale sono
stati chiusi (rectius: soppressi) o sono per esserlo e tra questi vi
sono tutti gli uffici subprovinciali abruzzesi. La revisione della
geografia giudiziaria, infatti, parte dall'assunto che siano da chiudere
tutte le sedi che non si trovano in un capoluogo di provincia e che le
medesime vadano accorpate a quelle attualmente esistenti presso il
capoluogo stesso. Sempre la riforma prevede poi che ogni regione
(distretto di corte di appello) debba mantenere comunque tre tribunali.
Da questa strana combinazione viene fuori che l'Abruzzo ha perso gli
uffici di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, mentre il vicino Molise
ha mantenuto tutti e tre i suoi tribunali. Appare chiaro da questo
esempio che i criteri che vogliono mantenere la sede del tribunale nel
capoluogo di provincia, mantenendo comunque tre tribunali per distretto
di corte, prestano il fianco a risultati assurdi.
Ricordiamo, per
sottolineare la particolarità del caso, che la provincia di L'Aquila
conta 310.014 abitanti su una superficie di 5.035 km², mentre l'intero
Molise è popolato da 312.579 abitanti su 4.438 km². La regione Molise e
la provincia di L'Aquila, quindi, sono sostanzialmente identiche per
dimensione e popolazione; purtroppo però mentre la prima manterrà tutti i
suoi tribunali, la seconda è destinata a perdere tutti quelli della
parte sud. Nell'immagine che segue possiamo vedere come i tribunali
evidenziati in blu, quelli provinciali che accorperanno gli altri, si
trovano tutti sul versante nord/est e nord/ovest della regione. I
tribunali soppressi, in arancione, sono disposti, invece, sotto la linea
rossa, una nuova “linea gotica” che dividerà le zone civili
dell'Abruzzo dai “regni di confine” privati di ogni possibile presidio
di legalità.
Un ultimo appunto: ad
oggi, passando dinanzi il tribunale di Avezzano o di Sulmona, Lanciano o
Vasto, si possono osservare tali strutture attive, lavoranti, e si
pensa, spesso, che siano state in qualche modo salvate. Bene, chiariamo
questo aspetto, i quattro tribunali non sono affatto salvi, non è
scritto in alcun atto ufficiale che questi rientrino tra i tribunali da
salvare, sono attivi esclusivamente giusta procrastinazione della
chiusura a causa del terremoto di L'Aquila che ha reso impossibile
l'immediato “trasloco” delle strutture. Questa sospensione non equivale a
salvezza ma soltanto ad una chiusura differita nel tempo.
Marco Appetiti - Movimento Forense Avezzano