Salvi sette uffici del giudice di pace abruzzesi, niente da fare per gli
altri 23. Il via libera al loro mantenimento, insieme ad altri 285
uffici italiani, lo ha dato il ministro della Giustizia Andrea Orlando,
che ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di queste sedi,
che erano state toccate dalla riforma della geografia giudiziaria. Sono
state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli
enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici
giudiziari di prossimita’ nei loro territori. Queste, nel dettaglio, le
sedi di giudici di pace che saranno mantenute: Casalbordino, Gissi, Lama
dei Peligni, Castel di Sangro, Pescina, Penne, Atri.
“Si tratta di un’ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria” ha sottolineato il ministro. “Dopo una articolata istruttoria – ha affermato Orlando – si e’ introdotta cosi’ un’innovativa modalita’ di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici”. Al momento dell’entrata in vigore del decreto, diventera’ definitiva la soppressione degli uffici del giudice di pace che non rientrano nell’elenco delle richieste accolte. Queste chiusure – spiega via Arenula – consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l’entrata in vigore della riforma.
Confermata la chiusura per Tagliacozzo, Celano, Civitella Roveto, (queste saranno accorpate ad Avezzano), Capestrano, Montereale (accorpate all’ufficio de L’Aquila), Pratola Peligna. In provincia di Chieti ci sono invece Francavilla al Mare, Guardiagrele, Orsogna, Ortona (accorpate all’ufficio di Chieti), Atessa, Casoli, Villa Santa Maria (queste tre accorpate a Lanciano), Castiglione Messer Marino (accorpato all’ufficio di Vasto). Nel Pescarese Pianella, San Valentino in Abruzzo Citeriore (saranno accorpate a Pescara). Nel Teramano: Campli, Giulianova, Montorio al Vomano, Nereto, Notaresco (accorpate a Teramo).
“Si tratta di un’ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria” ha sottolineato il ministro. “Dopo una articolata istruttoria – ha affermato Orlando – si e’ introdotta cosi’ un’innovativa modalita’ di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici”. Al momento dell’entrata in vigore del decreto, diventera’ definitiva la soppressione degli uffici del giudice di pace che non rientrano nell’elenco delle richieste accolte. Queste chiusure – spiega via Arenula – consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l’entrata in vigore della riforma.
Confermata la chiusura per Tagliacozzo, Celano, Civitella Roveto, (queste saranno accorpate ad Avezzano), Capestrano, Montereale (accorpate all’ufficio de L’Aquila), Pratola Peligna. In provincia di Chieti ci sono invece Francavilla al Mare, Guardiagrele, Orsogna, Ortona (accorpate all’ufficio di Chieti), Atessa, Casoli, Villa Santa Maria (queste tre accorpate a Lanciano), Castiglione Messer Marino (accorpato all’ufficio di Vasto). Nel Pescarese Pianella, San Valentino in Abruzzo Citeriore (saranno accorpate a Pescara). Nel Teramano: Campli, Giulianova, Montorio al Vomano, Nereto, Notaresco (accorpate a Teramo).
tratto da AbruzzoLive